Il mal di schiena è la sindrome dolorosa più diffusa in età adulta
La lombalgia interessa soprattutto persone tra i 40 e 50 anni, anche se è molto frequente a tutte le età, ed è la principale causa di assenza dal lavoro in Italia.
Il mal di schiena si presenta come un forte dolore in zona lombare. Se acuto, può rendere difficile muoversi, con la sensazione di essersi “bloccati”. Il dolore si può allargare anche ai fianchi e ai glutei, diventa difficile stare in piedi, le gambe sono pesanti e deboli. Spesso non esiste posizione che faccia diminuire, se non momentaneamente, il dolore. Talvolta al mal di schiena si accompagna anche l’infiammazione del nervo sciatico (sciatalgia) con conseguente bruciore e formicolio agli arti inferiori.
Talvolta il dolore si presenta dopo una giornata faticosa oppure dopo aver passato molto tempo in piedi. Altre volte, però, possiamo sentire dolore anche appena alzati dal letto la mattina, oppure dopo un momento di riposo. Generalmente è difficile ricondurre la causa della lombalgia ad un “movimento brusco” in quanto le cause sono molte e spesso il quadro clinico associato è articolato e complesso.
Le cause del mal di schiena
Le cause del mal di schiena possono essere molte: a volte il problema risiede proprio nelle vertebre della colonna lombare, altre invece l’origine del problema è più distante.
Oltre alle conseguenze dovute a traumi e incidenti, artrosi e discopatia (ovvero la degenerazione delle vertebre e dei cuscinetti posti tra esse principalmente dovuta all’età) sono spesso alla base del mal di schiena cronico. Anche ernie e protrusioni possono dare molto fastidio, se non essere addirittura invalidanti, per la zona lombare. La conseguenza più diffusa di questi problemi è che tutta la muscolatura della schiena si contrae per proteggere la colonna in difficoltà generando dolore.
In questi casi, e in tutti i casi in cui si ha il dubbio ci possano essere problemi di questo tipo, è importante rivolgersi al medico che consiglierà l’esame più adatto per capire quale sia il problema, prima di trovare la terapia più adatta.
Contrariamente alla convinzione comune, ernie e protrusioni sono raramente la causa primaria di lombalgia. Esse sono spesso una conseguenza dell’indebolimento della colonna vertebrale, così come lo è il dolore stesso. Accade questo: a causa di tensioni spesso non evidenti, la nostra schiena lavora ripetutamente in modo errato e si indebolisce. L’indebolimento porta a contrazioni muscolari anomale, alla degenerazione vertebrale e dei dischi con conseguenti ernie, protrusioni e discopatie. Si tratta quindi di conseguenze e, raramente, di cause.
Spesso però, la causa del mal di schiena non è da ricercare nella colonna. Gli effetti sulla schiena (dolore alla pressione sulle vertebre, dolore al movimento, tensione dei muscoli lombari) sono solo la conseguenza di problemi che risiedono altrove, per esempio disturbi viscerali, e a cui spesso non si pensa. Se gli organi interni che si trovano vicini alla zona lombare (diaframma, intestino, vescica, reni…) sono in disfunzione, vanno a pesare proprio su bacino e schiena. Allo stesso modo, se i muscoli che si inseriscono sulla schiena sono irritati o tesi, provocano infiammazione alla zona lombare.
Perché rivolgersi ad un osteopata
L’osteopata ha il compito di valutare la storia clinica del paziente e ricercare tutte le possibili cause della tensione. Le strutture che l’osteopata indaga in caso di mal di schiena sono:
- Vertebre e muscoli della colonna lombare
- Intestino
- Reni
- Diaframma
- Muscoli dell’anca e del bacino (psoas, glutei…)
- Postura del bacino e della colonna dorsale
- Circolazione dell’addome
Sia che la causa sia vertebrale oppure delle strutture vicine, l’osteopata può essere davvero un valido aiuto per risolvere il problema. Attraverso delle tecniche specifiche di massaggio e mobilizzazione, l’osteopata riporta la corretta postura a tutta la colonna e al bacino, rilassa i muscoli della schiena, migliora la circolazione nella zona addominale e lavora sugli organi addominali riportandoli alla normalità.
Scopri di più sull’approccio osteopatico presso lo studio di osteopatia in provincia di Bergamo.
Se hai dei dubbi e vuoi saperne di più, contattami via Whatsapp oppure scrivimi una email!