Si tratta sempre di sciatalgia, ma con le ernie non ha nulla a che fare. Questa sindrome è un problema molto comune ma spesso trascurato. La sindrome del piriforme è un disturbo neuromuscolare che interessa la zona glutea e può arrivare fino all’irradiazione del dolore in tutto l'arto inferiore. Quando il muscolo piriforme si contare eccessivamente, irrita il nervo sciatico scatenando il dolore alla zona glutea e all'arto inferiore. Sintomi e cause.
La sindrome del piriforme provoca la classica sintomatologia della sciatalgia:
- Dolore e fastidio nella zona glutea
- Dolore nella parte posterò-laterale della coscia
- Formicolio o intorpidimento alla parte posteriore della coscia o del polpaccio
- Nei casi più gravi il dolore può arrivare fino al piede
- Difficoltà a stare seduti e trovare una posizione comoda
Il muscolo piriforme è un muscolo piuttosto piccolo ma molto forte. È un muscolo pari, ovvero ne abbiamo due, uno a destra e uno a sinistra. Origina dall'osso sacro e si sviluppa orizzontalmente fino a inserirsi sull'anca. Si trova quindi nella regione glutea, ma è un muscolo profondo che sta al di sotto dei muscoli glutei. Dati i suoi "ancoraggi", il muscolo piriforme collega la colonna vertebrale con l'arto inferiore rendendolo quindi un muscolo molto importante. La sua funzione è quella di ruotare la coscia all'esterno, abdurre la coscia (ovvero aprire la gamba verso l'esterno allontanandola dall'altra gamba) e stabilizzare l'anca. A contatto con le fibre di questo muscolo passa il nervo sciatico che poi scende percorrendo tutto l'arto inferiore. Il nervo sciatico è il nervo più grosso del corpo umano. Il suo spessore è quanto quello di un dito della mano. Il nervo sciatico origina dal midollo spinale e fuoriesce dalle ultime vertebre lombari e dalle vertebre sacrali (da L4 a S3). Da qui, il nervo percorre tutto l'arto inferiore passando attraverso il gluteo, la coscia e la gamba fino al piede. Come avviene la diagnosi di sindrome del piriforme.
Purtroppo non esiste un test specifico che permette di diagnosticare la sindrome del piriforme. Il terapista può considerare valutare questa diagnosi solo sulla base dei sintomi manifestati dal paziente. Lo strumento principale rimane l'esame obiettivo che comprende:
- Valutazione dell'anamnesi, per capire per esempio, se ci sono stati movimenti che possono aver irritato il muscolo piriforme
- Test di esclusione di altre patologie, per escludere l'interessamento della radice nervosa o altre problematiche
- Valutazione osservativa si come si muove il paziente e come si presenta il tono muscolare
- Test motori per rilevare eventuali limitazioni di movimento dell'anca
- Valutazione palpatoria per rilevare tensioni o contratture al muscolo piriforme
Dato che l'origine del dolore risiede nell'anomala tensione del muscolo piriforme, la terapia si concentra proprio su questo muscolo. Noi osteopati abbiamo diverse tecniche di massaggio, pressione e mobilizzazione che hanno proprio lo scopo di allungare e rilasciare le fibre muscolari. Solo quando il muscolo piriforme è tornato al suo stato di tensione ottimale, l'irritazione del nervo sciatico può diminuire e può attenuarsi anche il dolore. Se si tratta di un dolore acuto, spesso sono sufficienti poche sedute per veder scomparire totalmente i sintomi. Diversamente, quando la sindrome del piriforme è ormai cronicizzata, le sole sedute di terapia manuale non sono sufficienti a risolvere il problema. La terapia ideale, infatti, prevede diverse sedute di ginnastica ed esercizi specifici. Rivolgersi ad un chinesiologo professionista permette di usufruire di un programma riabilitativo personalizzato che avrà l’obiettivo di lavorare sulla postura, rinforzare la muscolatura della schiena e dell’anca e migliorare la mobilità articolare di tutto l’arto inferiore. Che esercizi fare e cosa è meglio evitare.
Come per ogni altra problematica muscolare, anche quando si ha a che fare con la sindrome del piriforme è bene non eliminare ogni tipo di movimento. L’immobilità potrebbe sembrare una soluzione sensata, in realtà ha il tragico risultato di indebolire ulteriormente la muscolatura e irrigidire le articolazioni. Proprio quello che dobbiamo invece evitare. D’altro canto non è opportuno nemmeno fare nemmeno attività fisica ad alta intensità o esercizi che andrebbero a irritare maggiormente il muscolo piriforme e il nervo sciatico. La prima cosa da fare è limitare le attività che sono causa della sindrome: limitare per un po’ le lunghe passeggiate o la corsa, evitare di stare seduti per troppo tempo e limitare gli esercizi in palestra che stimolano eccessivamente la zona glutea (come gli squat…). A casa e a qualsiasi età si può fare lo stretching di tutto l’arto inferiore. Esistono degli esercizi di allungamento specifici per il muscolo piriforme che possono essere fatti sdraiandosi a terra o anche stando seduti su una sedia. Chiedi al tuo terapista di mostrarti come si eseguono! La sindrome del piriforme risponde bene, inoltre, a semplici tecniche di automassaggio, le quali possono essere eseguite con l’utilizzo di una pallina e con piccoli movimenti del bacino. Nonostante la semplicità di questi esercizi, vi ricordo che è sempre bene essere seguiti da una figura professionale, come il chinesiologo, che possa darvi dei consigli e indicarvi il modo migliore per procedere con la terapia.