Rest, Ice, Compression, Elevation: RICE è l’acronimo che nasce dalle 4 lettere iniziali
Ti sarà sicuramente capitato di prendere una storta alla caviglia, durante l’attività fisica, durante una passeggiata, oppure perché siete inciampati. Oppure stai leggendo questo articolo proprio perché ti è appena accaduto. Appena dopo la distorsione, la prima cosa che succede è che sentite dolore.
Il dolore non è una cosa negativa, è il segnale che usa il nostro corpo per avvertire che qualcosa non va e che la tua caviglia dovrà rimanere ferma per un po’. Spesso, in queste situazioni dolorose e concitate si va in confusione e, se siamo in compagnia, succede che ognuna delle persone che abbiamo accanto ci vuole dare la sua opinione su quello che dovresti fare. Ma il protocollo, ovvero ciò che davvero si dovrebbe fare in caso di una distorsione, è molto chiaro e semplice: RICE
R come Rest
In inglese significa “riposo“. Quando prendiamo una storta, i legamenti di questa articolazione si stirano e, a volte, si strappano alcune fibre. Stare fermi e non muovere il piede per qualche giorno permette al corpo di lavorare meglio e riparare in maniera più efficace i tessuti danneggiati.
I come Ice
Il ghiaccio è, in generale, un forte e naturale antidolorifico. Non fa passare l’infiammazione, ma ci aiuta a sentire meno dolore. L’azione del ghiaccio è più efficace subito dopo la distorsione e aiuta anche a far gonfiare meno la caviglia. Fare applicazioni di ghiaccio può essere utile però anche nei giorni successivi, soprattutto quando sentiamo la caviglia più “calda”.
C come Compression
Subito dopo la distorsione possiamo fasciare la caviglia con un bendaggio morbido. Questo limiterà il gonfiore della caviglia è ci aiuterà a tenerla ferma. La fasciatura non deve essere troppo stretta, perché non deve limitare il flusso sanguigno. Non preoccuparti se il bendaggio non sarà perfetto, non è necessario che sia una fasciatura professionale. Una leggera compressione sarà sufficiente. In generale, è consigliabile togliere le bende prima di andare a dormire.
E come Elevation
Si riferisce al consiglio di mantenere la caviglia in alto. Ci possiamo sedere e appoggiare la gamba su un’altra sedia che abbiamo davanti. Oppure ci possiamo sdraiare e appoggiare la gamba su dei cuscini. Mantenere la caviglia distorta in alto la aiuterà a gonfiarsi meno, aiuterà la circolazione in tutta la gamba e limiterà anche il dolore.
Questa prima fase di recupero dura circa 2/3 settimane, a seconda dell’entità del trauma. Ricordati che per recuperare una caviglia dopo una distorsione ci vogliono tempo e pazienza. Affrettare i tempi non aiuterà a recuperare prima, anzi si rischia di creare danni ulteriori e allungare così i tempi di recupero. Nel dubbio, affidarsi a una figura competente è sempre una buona idea. Dopo aver gestito la fase acuta iniziale, potremo iniziare la riabilitazione. L’obiettivo sarà ripristinare il movimento completo della caviglia, diminuire il dolore ed il gonfiore attraverso tecniche di terapia manuale ed esercizi specifici.
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Ilario Piazzalunga scrive:
Dopo un salto a muro a pallavolo sono caduto sul piede dell’avversario. Da lì la mia caviglia si è gonfiata e da allora (mi è successo ad inizio gennaio) non ho ancora completamente recuperato.
Posso fare qualcosa? Ora cammino abbastanza normalmente, ma vorrei accelerare per sfruttare la neve e sciare… cosa ne pensa? Fattibile?
Sara Gallo Osteopata scrive:
Ciao Ilario, mi spiace per la tua caviglia. I tempi di cui mi parli, ovvero il fatto che dopo poco più di un mese non hai recuperato completamente, sono normali per un trauma distorsivo. Hai seguito le indicazioni dell’articolo nelle prime settimane? Come avrai letto, affrettare i tempi non è consigliato. Sicuramente perché inutile, ma anche perché si rischia di allungare considerevolmente il recupero effettivo.
Se vuoi andare a sciare prima che finisca la stagione invernale, rivolgiti ad un professionosta. Saprà valutare il tuo caso, proporti gli esercizi più adatti per il recupero completo e potrai così andare a sciare in sicurezza.
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