Postura perfetta

Piercing all’ombelico e postura

Il piercing all’ombelico è ormai una scelta molto diffusa. Molte persone vivono il piercing come espressione della propria identità.

Talvolta, la scelta di fare un piercing, porta con se alcune perplessità legate alla modifica del proprio corpo: è una forma di modificazione estetica apparentemente piccola, ma situata in una zona molto centrale e significativa del nostro corpo. Da qui nascono domande come: “Può influenzare la postura?” oppure “Potrebbe causare dolori?”.

Ecco la mia risposta in qualità di osteopata: sì, il corpo può cambiare leggermente in seguito all’inserimento di un piercing all’ombelico, ma il corpo stesso è perfettamente in grado di adattarsi senza sviluppare disfunzioni o dolori, a patto che sia in salute e che ci sia un buon ascolto del proprio equilibrio corporeo.

Piercing e tessuti: cosa succede davvero

Quando si fa un piercing, si crea una piccola apertura nella pelle, che successivamente cicatrizza. Come accade con tutte le cicatrici, anche le più superficiali, si generano minime modificazioni nei tessuti connettivi circostanti. Il nostro corpo è composto da una rete continua di fasce, come una tuta elastica che lo riveste per intero: se in un punto si crea una tensione, questa viene distribuita e riassorbita dalle strutture vicine.

Nel caso dell’ombelico, le tensioni create dalla cicatrizzazione possono coinvolgere lievemente la parete addominale, il diaframma e, più in generale, l’organizzazione fasciale del tronco. Tuttavia, questo non significa che insorgano problemi, bensì che si attiva un naturale processo di adattamento. Il nostro corpo, infatti, è progettato per gestire queste variazioni.

Il potere dell’adattamento corporeo

Uno dei grandi punti di forza del corpo umano è proprio la sua capacità di adattarsi a micro-cambiamenti. Ogni giorno, il nostro organismo si adatta a posture, movimenti, abitudini, emozioni, cicli ormonali e influenze ambientali. Un piercing, in un corpo sano ed elastico, viene percepito come un evento minimo e ben tollerabile.

Solo in alcuni casi, quando il corpo è già sottoposto a stress importanti, come dolori persistenti, traumi recenti o disordini emotivi, anche una modifica apparentemente piccola può contribuire a uno squilibrio temporaneo. Ma anche in questo caso, si tratta di dinamiche reversibili, che possono essere accompagnate con semplici tecniche da un professionista.

Il piercing non è un pericolo, ma una trasformazione da osservare

È importante abbandonare l’idea che il piercing sia “pericoloso” o “controindicato” dal punto di vista posturale. Il messaggio corretto è che il corpo cambia, ed è utile esserne consapevoli. Proprio come quando cambiamo abitudini alimentari, cominciamo un nuovo sport o attraversiamo una fase emotiva intensa, il corpo si riorganizza. E, se lo lasciamo libero di farlo, sa come riequilibrarsi. È quindi utile:

  • Osservare eventuali cambiamenti nella percezione del corpo nei giorni e nelle settimane successive al piercing.
  • Favorire la cicatrizzazione naturale con cura e igiene.
  • Rivolgersi a un professionista del movimento o a un osteopata se si nota una persistente rigidità addominale, tensioni lombari o fastidi durante lo sport.
  • Affiancare, se desiderato, un lavoro di ascolto emozionale: a volte il corpo reagisce anche per motivi interiori, non solo biomeccanici.

Lo studio di osteopatia in provincia di Bergamo può aiutarti a ritrovare il tuo benessere fisico con trattamenti specifici e consigli utili personalizzati.

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