Il nome corretto del dolore cervicale è “cervicalgia”
La “cervicale”, come viene comunemente chiamata la cervicalgia, è un problema molto diffuso e più o meno invalidante. Circa tre quarti delle persone soffrono almeno una volta nella vita di episodi di cervicalgia. La sintomatologia algica al collo si colloca al quarto posto nella classifica delle cause di anni persi per invalidità, subito dopo la lombalgia, la depressione e i dolori articolari. La maggior parte dei casi di cervicalgia acuta si risolve nel giro di 2 mesi, ma più del 50% delle persone continua ad avere episodi dolorosi o ricadute anche per oltre un anno.
I sintomi più comuni sono il dolore e la tensione dei muscoli del collo, tensione alla base del cranio, dolore e pesantezza alle spalle. Spesso però il dolore cervicale cervicale non si limita a questo, ma si accompagna a numerosi altri dolori e fastidi. I sintomi associati più diffusi sono mal di testa, nausea e vertigini, formicolio alle braccia, dolore e tensione dorsale e alle scapole.
Le cause del dolore al collo
Oltre ai traumi, come i colpi di frusta, che possono provocare problemi vertebrali o muscolari con conseguente dolore cervicale, sicuramente la cervicalgia può essere associata ad uno stile di vita sedentario e alle posture che manteniamo tutti i giorni davanti a pc o smartphone. L’inattività fisica e le posizioni statiche mantenute per ore, infatti, sono causa dell’indebolimento dei muscoli cervicali e della rigidità delle articolazioni. Questo vale per qualsiasi posizione: anche la postura “migliore”, con il collo e la schiena perfettamente dritti, nel lungo periodo di immobilità, porta ai dolori cervicali muscolo-articolari.
Non sempre, però, nel collo e nelle spalle dolenti risiede la causa primaria del problema. Spesso l’origine è lontana dal punto in cui noi sentiamo dolore. Nel caso di una cervicalgia ci può essere, per esempio, un problema all’osso sacro. Un trauma pregresso a cui non avevamo prestato attenzione, può attraverso tutta la colonna portare a disequilibri vertebrali e quindi tensioni muscolari.
Molto frequenti anche le correlazioni tra cervicalgia e problemi alla vista oppure disfunzioni della masticazione. Un’attenta valutazione da parte dell’osteopata saprà individuare l’origine delle tensioni.
La prima causa di dolore cervicale, però, risiede negli eccessivi livelli di tensione e stress emotivo. L’ansia e lo stress, spesso sottovalutati, portano all’irrigidimento della muscolatura di collo e spalle con conseguente dolore. In questi casi è importante rivolgersi agli specialisti adatti (psicologi, psicoterapeuti, counselor…) per eliminare la causa del problema e affrontare la cervicalgia dalla sua origine.
La cervicalgia a origine viscerale
Con il termine “visceri” intendiamo gli organi interni. Il dolore che origina da un viscere può essere riferito, ovvero percepito, a strutture somatiche anche distanti. Questo succede per via del fatto che le parti del corpo sono connesse tra loro da tessuto fasciale, catene muscolari, collegamenti funzionali e neurologici.
Alcuni tra i principali disturbi viscerali che portano a dolore cervicale riferito:
- La disfunzione esofagea (es. il reflusso gastro-esofageo) comporta spesso dolore e tensione cervicale. L’esofago è legato al tratto cervicale sia perché vi passa vicino, sia perché ne è correlato a livello neurologico (innervazione del nervo vago).
- Il diaframma, il muscolo principale della respirazione, è legato al tratto cervicale per relazioni neurologiche e fasciali. La tensione di questo muscolo, più comune di quanto si possa pensare, può essere causa di disfunzioni cervicali.
- Le problematiche gastriche (es. ulcere o difficoltà digestive) si riflettono con facilità sul tratto cervicale. Lo stomaco, inoltre, influenza i movimenti diaframma e quindi, come scritto sopra, il tratto cervicale.
- Il fegato ha collegamenti neurologici e fasciali con le vertebre cervicali. Le disfunzioni epatiche possono quindi provocare dolore cervicale riflesso.
Perché rivolgersi ad un osteopata?
L’osteopata non si limita a curare il sintomo, bensì va alla ricerca della causa che sta alla base della sintomatologia dolorosa. Solo risolvendo il problema all’origine, si possono eliminare dolori e tensioni ed evitare che il miglioramento ottenuto con la terapia sia solo momentaneo. Solo dopo aver trovato e sistemato la causa, l’osteopata si potrà occupare di eliminare le disfunzioni vertebrali cervicali e allentare la tensione dei muscoli di collo e spalle.
A tale scopo, sono molto efficaci le tecniche a energia muscolare, in cui si abbina la contrazione volontaria di un determinato muscolo da parte del paziente all’azione di controllo da parte del terapista. Si possono così inibire le contratture agendo sulle componenti attive e passive del tono muscolare. Queste tecniche di manipolazione che sfruttano la contrazione del muscolo possono generare un allungamento delle fibre muscolari molto più efficacemente dei classici esercizi di stretching.
Il movimento come prevenzione e cura
Va segnalato che per il mantenimento dei risultati ottenuti con le sedute di trattamento osteopatico è importante anche l’esecuzione di esercizi specifici. La rieducazione posturale e la mobilizzazione attiva e passiva di tutte le articolazioni di collo e spalle è importante per ridurre e prevenire il dolore. Si tratta di esercizi dall’esecuzione lenta e controllata che hanno lo scopo di mantenere forte la muscolatura, rilasciare le tensioni e aumentare il controllo delle posture corrette nelle attività quotidiane.
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