Il reflusso gastroesofageo è una patologia del sistema gastrico che spesso si accompagna a gastriti ed ernie iatali.
Le problematiche gastriche come la gastrite, il reflusso e l’ernia iatale possono avere diverse cause, che vanno dall’abitudine alimentare agli stili di vita, oltre a fattori fisici e patologici. L’eccessivo consumo di cibi piccanti, grassi, alcol e caffè può irritare la mucosa gastrica, causando gastrite. Il reflusso gastroesofageo, invece, può essere causato dal rilassamento del muscolo dello sfintere esofageo inferiore o dall’incremento della pressione addominale, spesso associati a obesità, gravidanza o indossare indumenti stretti.
Stress e dinsfunzioni gastriche
Lo stile di vita stressante può influenzare le problematiche gastriche in diversi modi. Lo stress può aumentare la produzione di acido gastrico, che può irritare la mucosa dello stomaco e contribuire allo sviluppo della gastrite. Sul piano psicologico, il livello elevato di stress può influenzare negativamente la dieta e le abitudini alimentari, portando a scelte alimentari poco salutari che possono esacerbare i sintomi gastrici.
Lo stress cronico può anche aumentare la sensibilità del sistema nervoso enterico, il che può peggiorare i sintomi del reflusso gastroesofageo. Inoltre, lo stress può contribuire a comportamenti dannosi per la salute, come il consumo eccessivo di alcol e il fumo, che sono fattori di rischio per le malattie gastriche. Pertanto, gestire lo stress attraverso tecniche di rilassamento, esercizio fisico regolare e una buona gestione del tempo può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare problemi gastrici correlati allo stress.
Il rischio è quello di ritrovarsi all’interno di un circolo vizioso: i problemi gastrici provocano ulteriore stress emotivo che, a sua volta, può influenzare la gravità dell’ernia iatale e della gastrite nonché la frequenza del reflusso gastroesofageo. Lo stress può aumentare la produzione di acido gastrico e indebolire la funzione dello sfintere esofageo inferiore, il che può portare a un aumento dei sintomi di reflusso.
L’infiammazione come legame tra i problemi gastro-esofagei e il dolore muscolare
Problematiche gastriche come il reflusso e i dolori muscolari, sebbene spesso non vengano prese in considerazione insieme, sono legate da una serie di correlazioni fisiologiche. Questo significa che, in presenza di uno di questi problemi, non si può non considerare il legame con l’altro. Si avvertono dolori allo stomaco, oppure tutti i sintomi del reflusso e dell’ernia iatale quando il contenuto acido dello stomaco fuoriesce e, a volte, risale nell’esofago, causando bruciore di stomaco, rigurgito acido e dolore toracico.
In questi casi, l’acido gastrico (a volte anche solo i fumi dell’acido) causa irritazione e danni ai tessuti circostanti e alla mucosa esofagea. Questo processo innesca una risposta infiammatoria nel corpo, che è una sorta di reazione difensiva del sistema immunitario per affrontare le lesioni o le irritazioni dei tessuti.
L’infiammazione cronica, che può derivare da episodi ripetuti di reflusso, ha un impatto su tutto il corpo, non solo su stomaco ed esofago. Questo perché il sistema immunitario rilascia sostanze chimiche (citochine) che sono responsabili dell’infiammazione generale di tutto il corpo: tessuti, organi circostanti e anche muscoli.
L’infiammazione può rendere i recettori del dolore nei muscoli più sensibili, il che significa che potresti sentire più dolore rispetto a quanto ne sentiresti normalmente.
L’infiammazione sistemica che deriva dalle problematiche gastro-esofagee può anche influenzare la funzione muscolare. Le sostanze infiammatorie possono interferire con la normale contrattilità muscolare e la riparazione dei tessuti danneggiati, il che potrebbe contribuire ai dolori muscolari cronici associati al reflusso gastroesofageo.
Postura e farmaci: altri legami tra disturbi gastrici e dolori muscolari
Da non dimenticare anche la relazione tra reflusso e dolori muscolari causato dalla postura. Infatti la postura, a volte, può essere sia causa che conseguenza dei disturbi gastrici. Ad esempio, assumere una posizione curva o piegata può aumentare la pressione intra-addominale, spingendo così i contenuti dello stomaco verso l’esofago e favorendo il reflusso acido. Inoltre, una postura sbagliata può compromettere la capacità dello sfintere esofageo inferiore (il muscolo che regola il flusso di cibo dall’esofago allo stomaco) di funzionare correttamente, facilitando il rigurgito di acido.
D’altro canto, i disturbi gastroesofagei possono influenzare la postura e il comfort del paziente. Il disagio causato dal reflusso acido o dalla gastrite può portare il paziente a adottare posizioni che alleviano i sintomi, come sedersi incurvandosi in avanti o, al contrario, assumere una postura più eretta. Tuttavia, questo può portare a una serie di problemi posturali nel tempo e creare tensioni muscolari nella schiena e nel collo.
Altro importante legame riguarda i farmaci: alcuni farmaci utilizzati per trattare il reflusso gastroesofageo possono avere effetti collaterali muscolari. Ad esempio, alcuni inibitori, comunemente prescritti per ridurre la produzione di acido gastrico e alleviare i sintomi del reflusso, sono stati associati a un aumento di dolori muscolari. L’utilizzo prolungato di farmaci che riducono la produzione di acido gastrico può interferire con l’assorbimento di alcuni nutrienti essenziali per la salute muscolare, come il magnesio, il calcio e la vitamina D. Inoltre, questi farmaci, se assunti per lungo tempo possano influenzare direttamente il metabolismo muscolare.
L’osteopatia e l’approccio olistico
L’obiettivo principale dell’osteopatia nel trattamento dei dolori muscolari correlati ai disturbi gastroesofagei, come gastriti, reflusso gastrico o ernia iatale, è quello di migliorare il benessere generale del paziente riducendo la tensione muscolare, migliorando la funzione biomeccanica e ottimizzando la salute gastrointestinale. La terapia osteopatica mira a ripristinare l’equilibrio naturale del corpo, consentendo al paziente di affrontare in modo più efficace i sintomi associati ai disturbi gastrointestinali e di godere di una migliore qualità della vita.
La gestione efficace dei disturbi gastro-esofagei in associazione a dolori muscolari può richiedere un approccio olistico di collaborazione tra più figure professionali. Questo significa che oltre ai medici specializzati in gastroenterologia o medicina interna, potrebbero essere necessari anche professionisti come fisioterapisti, osteopati, nutrizionisti e psicologi.
Quindi, coinvolgendo una varietà di professionisti, si può ottenere una comprensione più completa del quadro clinico del paziente e sviluppare un piano di trattamento integrato che affronti tutti gli aspetti del suo stato di salute. Questo approccio multidisciplinare mira a migliorare non solo i sintomi fisici, ma anche la qualità della vita complessiva del paziente.
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